Malattia da complottismo

Esiste un mondo reale, quello che incontriamo ogni mattina e salutiamo quando andiamo a letto. È fatto di tutte le cose quotidiane: la sveglia, il caffè, il lavoro, il pranzo, la cena, la vita privata di ciascuno di noi.

C’è un altro mondo, campato in aria, in cui vivono i maniaci del complotto. Persone che non riuscendo ad accettare e affrontare le difficoltà della vita quotidiana, inventano una realtà “alternativa” in cui tutti i propri fallimenti e le proprie inettitudini trovano una sola e unica spiegazione: è un complotto.
Un complotto, si badi bene, organizzato e sostenuto da “poteri forti”, segreti e invincibili. Basta credere a queste fandonie e per magia tutti i problemi, i complessi di inferiorità, gli ostacoli e le quotidiane incapacità non sono più colpa nostra, ma causate da una forza esterna.

Il cospirazionista vuole credere che se la sua vita è andata storta, se non ha un lavoro, non ha un titolo di studio, non ha capacità né competenze, se a cinquant’anni vive ancora con papà e mammà e ha difficoltà a prepararsi un uovo fritto o a stirarsi una camicia, se non ha costruito una famiglia né ha mai avuto una relazione sentimentale, se insomma nella vita reale è un perdente assoluto, non è stata colpa sua.
Per credere di essere forte e adulto come tutti gli altri, ha bisogno di una storia alternativa: in realtà è un eroe che ha scoperto la cospirazione mondiale segretissima. Lui, eroe assoluto, è quindi vittima dei poteri occulti che sta combattendo, solo contro tutti. Per questo non gli permettono di avere una vita normale.

Tutto ciò sembra molto infantile perché lo è.
Ovviamente non pretendo di spiegare la psicologia deviata del cospirazionista. Ma sembra una spiegazione ragionevole del motivo per cui persone anagraficamente adulte credano acriticamente e contro ogni evidenza a idiozie assurde come le teorie del complotto.
A essere onesti, non ci credono soltanto. Arrivano anche a inventare storie al limite del ridicolo e a fabbricare finte prove a sostegno delle affermazioni più strampalate.
Voglio dire, se stai fabbricando una prova falsa, sei consapevole che sia falsa. O no?

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Esiste in Italia un “comitato” costituito da solo due persone che diffonde su internet la teoria complottista (non orginale, proveniente dagli USA) secondo cui le scie di condensa degli aerei sarebbero in realtà “scie chimiche” rilasciate per sterminare il genere umano. Una massa di stupidi segue questi due tizi e crede a questa che è oggettivamente una delle teorie del complotto più idiote che si possano trovare.

Ci sono molte altre teorie complottiste, più o meno pericolose, da quelle antivacciniste a quelle populistico-razziste, dalle cosiddette “medicine alternative” alle bufale storiche. Il meccanismo, però è sempre lo stesso: si inventano grosse bugie per pescare nella massa di chi non è in grado di distinguere verità e fantasia. Raccolto un pubblico, lo si sfrutta per ottenere denaro.

Non è una questione di istruzione: nell’abisso dell’idiozia può sprofondare chiunque, quando la ragione si spegne. Si vedono in giro persino medici e veterinari, quindi laureati in medicina, che prescrivono ai pazienti prodotti omeopatici, che notoriamente non hanno – e non possono avere – alcun effetto.

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Non posso non notare l’infantilismo di questi sedicenti difensori del mondo. Hanno scelto dei nickname da “supereroi”. Prendiamo il fondatore e presidente del presunto “comitato” anti-scie di condensa: si fa chiamare “Straker”, come il protagonista della vecchia serie TV “UFO” che guida la lotta degli esseri umani contro l’invasione degli extraterrestri. Da bambino deve aver visto questa serie e da adulto crede di essere una specie di eroe da telefilm.
Non mette tristezza anche a voi una vita sprecata così?

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