28 aprile, siamo a Verona, ufficio postale “Verona 9”, ore 13 e spicicoli. È l’ufficio postale più comodo dove sfruttare la pausa pranzo per qualche pagamento o commissione. La fila agli sportelli è più lunga del solito e tra gli impiegati vedo un paio di facce nuove. Penso che forse non sono pratici del lavoro come quelli più esperti.
Accanto ad uno degli sportelli, quasi in un angolo, c’è una donna. Età indefinita, forse sulla quarantina, forse qualcosa meno. Ha l’aria di chi attende da molto. Non è in fila con gli altri. Penso che forse è in attesa di una risposta a qualcosa che ha chiesto. Dopo qualche minuto scopro che avevo ragione. Si avvicina il direttore e le dice qualcosa. Lei si arrabbia. Dice che non vuole aspettare ancora, che sta aspettando da quasi due ore. Ha un accento straniero, ma non capisco di dove.
Dall’altra parte dell’ufficio, vicino a dove mi trovo, su leva la voce di un uomo che urla di smetterla. Ha la pronuncia strascicata e semidialettale della zona. Quella che mi fa pensare a qualche abitudine alcolica di lungo corso. Il signore continua a urlare di non perdere tempo e di non farlo perdere agli impiegati. Il tutto condito con intercalari poco educati.
Mi giro in quella direzione e vedo i resti di un uomo appesi a due baffoni grigi. I capelli sono sbiancati, la pelle del viso tende all’arancio ed è percorsa da venuzze rosse vicino al naso e alle tempie. Il suo ventre recupera in ampiezza la scarsa altezza del tizio. Penso che abbia scarsissime possibilità di riuscirmi simpatico.
La donna gli risponde ciò che la buona educazione gli avrebbe suggerito se lui fosse stato il tipo di persona disposta all’ascolto: “Non sa di cosa si tratta, non si intrometta, è maleducato”
Lui brontola qualcosa ai vicini di fila a proposito di “questi stranieri” che “vengono da noi”, aggiungendo i tipici luoghi comuni razzisti sul “rispetto delle nostre regole”. Non si sa bene a quali regole si riferisca, né si rende conto evidentemente di essere maleducato. M’infastidisce.
La donna si avvicina a lui e gli spiega che ha già fatto la fila come tutti, che è arrivato il suo turno, che gli impiegati non sono stati in grado di assolvere al loro compito e le hanno chiesto di aspettare ancora. Dopo di che, aspettate quasi due ore, sta lamentandosi per l’attesa.
La lezione di civiltà zittisce il troglodita. Io spero che si vergogni, sputtanato così davanti a tutti. Ma poco dopo ricomincia a salmodiare espressioni razziste e frasi da stupido. Quando esce e mi passa accanto avverto un forte odore di vino, così sgradevole che devo spostarmi per respirare. Dev’essere un leghista.


Anche se non mi piace generalizzare ho notato che Verona è indubbiamente una città fredda che come molti agglomerati sociali del nord ha un problema di spocchia notevole.
Io però a tutte queste persone che in internet collegano Verona al razzismo (i tag del post non fanno molto onore al blog) porto la mia esperienza personale: sono cresciuto in Borgo Milano in mezzo a italiani, asiatici, africani e medio orientali.
Sono stato amico di molti di loro giocando a basket e spalla a spalla ne abbiamo passate di cotte e di crude.
Mi sono permesso di giudicare solo i tag del post e non il post in sé perché se una cosa così grave succede è giusto renderla pubblica.
Affermare che Verona è razzista non è una generalizzazione, ma una sana presa d’atto di una realtà vergognosa che va assolutamente cambiata.
I fatti dicono che senza alcun dubbio la maggioranza dei veronesi sono razzisti. Non dimentichiamo che sono stati i veronesi a scegliere per proprio sindaco un pregiudicato per discriminazione razziale.
Ovviamente in città c’è anche gente civile. Ma sono la minoranza.
L’episodio che ho raccontato è reale, avvenuto davanti ai miei occhi. I tag dell’articolo ne rispecchiano il contenuto. Se la cosa genera fastidio, allora ha raggiunto lo scopo: mostrare senza alcuna pietà la sporcizia che troppi ipocriti non vogliono vedere.
Per inciso, se giudichi un post dalle etichette, il tuo giudizio non vale nulla.
Ma salve! Come mai una risposta dopo così tanto tempo? 😀
Devi sapere che avevo messo la discussione fra i preferiti aspettandomi una “manovra” del genere e così eccomi qui. 😀
Io come veronese e come cittadino italiano non posso confermare ciò che scrivi, anzi, smentisco pubblicamente almeno a nome mio.
Ti ho portato le mie esperienze con persone di tutte le nazionalità, ma a quanto pare non è bastato.
Dire che a Verona sono tutti razzisti mi sembra un razzismo all’incontrario bello e buono oltre che un qualunquismo piuttosto palese.
Non mi fraintendere: io sono molto critico nei confronti della mia città che considero abbastanza provinciale in un po’ tutti i campi, ma almeno non provo livore verso nessuno anche se ne ho passate di tutti i colori qui.
Secondo me tu non hai scritto un brutto articolo, piuttosto mi sembra fuorviante, ti invito a vedere il problema da un lato diverso: come mai i più brutti casi di razzismo succedono a causa di chi viene dai paesi circostanti la città?
Il tuo commento conferma ciò che ho scritto. D’altra parte non hai alcuna autorevolezza per “smentire pubblicamente” nemmeno una virgola di quanto ho affermato e che, ovviamente, confermo. La tua esperienza personale e limitata non è la norma, semmai un’eccezione, sempre ammesso che sia vera. Sei inoltre del tutto in malafede quando mi attribuisci affermazioni completamene inventate. Da nessuna parte, infatti, ho scritto che “a Verona sono tutti razzisti”. Se non altro perché io, almeno, razzista non sono.
Ho scritto che Verona è una città razzista, cosa ben diversa e soprattutto non frutto di una impressione personale. I fatti mi danno ragione. La mia non è una opinione: è un dato di fatto.
I fatti, per chi si guarda attorno davvero, mostrano ben altro. Discriminazioni e violenze contro gli stranieri sono documentate dalla cronaca. Il sostegno di cui godono i leghisti a Verona è oggettivo, non una opinione. L’Amministrazione è guidata da un pregiudicato per razzismo e legato all’estremismo neonazista che ha fatto della discriminazione razziale la sua bandiera elettorale. E costui ha ottenuto la maggioranza assoluta dei voti dei veronesi.
Puoi chiudere occhi e orecchie e far finta che vada tutto bene, ma questi fatti descrivono in modo inconfutabile una città razzista.
Che tu non voglia accettare questa realtà è un problema tuo. Di sicuro non hai alcun diritto di lanciare accuse di qualunquismo verso chi invece decide di non voltarsi ipocritamente dall’altra parte. Qui di palese c’è solo la tua mancanza di conoscenza della situazione. Se il tuo sia un’atteggiamento dovuto a ipocrisia oppure solo ad ignoranza è irrilevante. I fatti ti smentiscono.
Va da sé che se vuoi continuare questa discussione devi cominciare dalla rettifica delle tue accuse puerili.
Virquam, questo tuo post è abbastanza pesante tenendo presente che comunque io ti posso dare ragione in qualsiasi momento essendo disponibile al massimo.
Sono venuto qui perché ammiro il tuo lavoro di blogger e perché mi hanno interessato alcuni tuoi post, non per darti del cialtrone.
Cerco di spezzare questo mio intervento così ci capiamo meglio:
– Tu hai pubblicato un articolo con un’esperienza personale.
– Io ho portato a sostegno di ciò che credo la mia vita da cittadino veronese: sono nato all’ospedale di Borgo Trento e ho vissuto quasi sempre in Borgo Milano.
– Dalla tua prima reazione si evince che il tuo post è solo la punta di un iceberg, essendo che, per te, la maggioranza dei veronesi è razzista.
– Io provo a “dirottare” la conversazione sul vero problema ossia la differenza città/paese che tu non hai colto. Infatti i più gravi episodi di razzismo sono sempre causati da persone che abitano in provincia.
– Tu (giustamente, perché è così che credi) tieni le tue posizioni e dici che no, la maggioranza dei veronesi è razzista.
– Io ne prendo atto e ti chiedo di pubblicare notizie da testate nazionali che provino in modo incontrovertibile che noi veronesi siamo tutti razzisti o almeno delle prove inconfutabili perché ti posso dare ragione su alcuni tuoi pensieri riguardanti l’amministrazione, ma dal lato umano non me la sento proprio.
– A quel punto farò come dici tutte le rettifiche del caso.
Ripeto che non sono mal disposto, anzi.
Io non sono il solito pinco che gira in internet per fare la boutade, spero di aver dimostrato la mia buona fede.
Se ho capito male qualche passaggio chiedo scusa.
1. Ripeto, per l’ultima volta: se vuoi continuare questa discussione devi cominciare dalla rettifica delle tue accuse. Non scherzo.
2. La maggioranza dei veronesi è razzista. Ripeto anche questo. Per la precisione, almeno il 60%: quelli che hanno volontariamente scelto di essere rappresentati dai leghisti e da quel pregiudicato per discriminazione razziale che fa il sindaco.
Questo è un fatto che continui ad ignorare, come un vero ipocrita. Così facendo ti rendi complice della degenerazione morale di Verona. Sei un sostenitore del razzismo e nemmeno te ne rendi conto. Preferisci non guardare e fingere che vada tutto bene. Questa è esattamente quella “banalità del razzismo” che dà titolo al post. Tu stesso, con le tue affermazioni, dimostri quanto sia vero ciò che ho scritto.
Rettifico e mi scuso.
Proseguiamo?
Io penso che per giudicare una realtà si debba viverla dall’interno, altrimenti in Sicilia sono tutti mafiosi proprio come a Verona sono tutti razzisti.
In ogni agglomerato sociale c’è sempre una questione antropologica che non deve essere ignorata sia per rispetto della verità che per il rispetto delle persone.
Quindi io ho chiesto scusa per alcune osservazioni, però vacci piano coi giudizi nei miei confronti.
Tu non mi puoi conoscere, o sbaglio?
Pensare che i veronesi siano razzisti perché hanno votato Tosi (cosa che io non ho fatto, non voto da anni ormai) è una visione un po’ miope.
I giornali fanno presto a censurare tanti accadimenti: io ho 29 anni e di Tosi sapevo solo dove si era laureato e che aveva detto che se fosse stato per lui avrebbe tolto l’Arena per mettere un parcheggio, null’altro, tieni conto che in quel periodo stavo facendo il tirocinio per diventare giornalista.
Pensare che i veronesi siano degli attivisti politici è da ingenui e tu che sei una persona intelligente dovresti saperlo bene.
Non scordiamoci poi la questione storica: Verona è sempre stata definita “l’abbazia d’Italia” in quanto roccaforte della DC, poi dopo un periodo “forzista” ha voltato a sinistra per un breve periodo con Zanotto.
In tutti i casi (anche in questo con Tosi) è stato votato il candidato che si è pubblicizzato di più e che ha avuto successo in base al momento storico.
Anche a me non piace la Lega ma è un momento di crisi della politica e in momenti di crisi purtroppo vince chi fa la voce più grossa.
Io non sono razzista, la mia famiglia non lo è e nemmeno i miei amici, ora che colpa ne ho io se il sistema è così malato? Fammi sapere!
“per giudicare una realtà si debba viverla dall’interno”
Vivo, lavoro e faccio attività culturale a Verona. Il razzismo di questa città lo vedo e lo vivo quotidianamente. Qui l’unico “esterno” sembri essere tu. Oppure è solo cecità selettiva?
“altrimenti in Sicilia sono tutti mafiosi proprio come a Verona sono tutti razzisti.”
Non ho mai usato generalizzazioni idiote come questa. I fatti mi bastano. La maggioranza dei veronesi è razzista: questo è un dato oggettivo. I tuoi capricci non lo smentiscono.
“In ogni agglomerato sociale c’è sempre una questione antropologica”
Ed in ogni ingorgo c’è una questione di traffico: questa frase non ha alcun senso e non c’entra nulla.
“io ho chiesto scusa per alcune osservazioni”
Era tuo preciso dovere.
“vacci piano coi giudizi nei miei confronti.”
Giudico ciò che scrivi, come è mio diritto fare. Se scrivi stronzate, tali saranno definite.
“Pensare che i veronesi siano razzisti perché hanno votato Tosi (cosa che io non ho fatto, non voto da anni ormai) è una visione un po’ miope.”
Aver scelto il razzismo è senz’altro un gesto di razzismo. I veronesi hanno scelto un razzista che non ha mai nascosto di essere razzista e che si presentava sbandierando il suo razzismo come fosse un programma. Questo vuol dire scegliere il razzismo.
Negare questo fatto è pura ipocrisia.
Il voto è una scelta precisa, non una lotteria. Non c’entra nulla la politica: è una questione di civiltà. I veronesi hanno scelto volontariamente la negazione della convivenza civile.
Il voto è un gesto fondamentale per la vita democratica. In questa città invece è stato umiliato ed offeso dai cittadini veronesi. Dai sostenitori dei razzisti e dagli ipocriti che non hanno mosso un dito per evitare questa vergogna, non hanno reagito a questa schifezza, e continuano a negare questa situazione di degenerazione morale.
E tu dichiari di non aver votato: credi che sia stato un gesto responsabile? Sei di fatto complice dei razzisti.
“ho 29 anni e di Tosi sapevo solo dove si era laureato e che aveva detto che se fosse stato per lui avrebbe tolto l’Arena per mettere un parcheggio, null’altro”
Colpa tua. Questo dimostra soltanto quel profondo disinteresse verso la propria stessa comunità che contribuisce al degrado. Si tratta di uno di quei comportamenti “banali” che rendono il razzismo a Verona un problema generalizzato. Ancora una volta confermi, con le tue affermazioni, che quanto ho scritto corrisponde alla realtà.
“Pensare che i veronesi siano degli attivisti politici è da ingenui”
Non ho mai affermato nulla del genere. E comunque sia, è un’obiezione veramente stupida. Non bisogna essere “attivisti politici” per scegliere di schierarsi contro i razzisti. Basta essere civilizzati. I veronesi hanno invece scelto deliberatamente il razzismo: resta un fatto incontestabile. Che lo abbiano fatto perché sono nazisti nell’animo o per semplice incapacità civica è irrilevante (ed altrettanto grave).
“Non scordiamoci poi la questione storica”
Ti rifugi nella retorica benealtrista per cambiare discorso? Non attacca. Il razzismo non ha alcuna giustificazione. Tanto meno storica.
E poi sappiamo tutti molto bene che storicamente a Verona è presente una forte tendenza estremista verso il neofascismo ed il razzismo, testimoniata oggi, non a caso, dal forte legame del sindaco razzista con i gruppi neonazisti. L’elezione del cattolico Zanotto è arrivata soltanto per la divisione politica dei suoi avversari politici di destra, e non certo per un’improvviso spostamento a sinistra dell’elettorato.
Trent’anni fa i veronesi se la prendevano con gli italiani del sud. Me compreso. L’unica differenza da allora è l’arrivo di nuovi oggetti del loro odio xenofobo. Se non ti sei mai accorto di nulla, probabilmente non vuoi vedere. Oppure non hai mai conosciuto Verona.
Comunque sia, anche questo è un argomento che non c’entra nulla. Non sto raccontando alcun fenomeno storico, ma la situazione di grave corruzione morale di Verona che esiste qui e adesso.
“Io non sono razzista, la mia famiglia non lo è e nemmeno i miei amici, ora che colpa ne ho io se il sistema è così malato?”
Non esiste “il sistema”. La società siamo noi. Se la società è malata, non è colpa di qualcuno o qualcosa che si trova altrove. Le responsabilità sono di tutti, nessuno escluso. Anche tue. Ogni volta che fingi di non vedere sei colpevole. Rimettere a posto le cose è compito di ognuno, in ogni momento, tutti i giorni. Che colpe hai? Puoi risponderti da solo: tu che cosa fai per migliorare Verona?
Allora… la questione sul razzismo storico non riguarda solo Verona ma alcune città del Veneto e in generale il nord.
Non si può discuterne su un blog, servirebbe un libro.
Per migliorare Verona cerco di propagare il basket che è uno sport “dalle mille etnie” in tutti i modi possibili e insegno il rispetto verso ogni persona sia in quello che scrivo che in campo.
Quando parli di razzismo e di Verona fatti una passeggiata al PalaOlimpia e chiedi di Gueye, giocatore di colore, poi digli tutto quello che hai scritto qui e senti cosa ti risponderà. 😉
Però mi batto anche contro la disinformazione e il razzismo all’incontrario che spesso leggo in internet.
Io sono nipote di un napoletano e come tale ho ottenuto la fiducia di tantissimi partenopei perché se fossi stato “solo veronese” sarei stato matematicamente nazista, non so se mi spiego.
Un giorno un ragazzo napoletano che come me stava facendo il tirocinio per diventare giornalista mi ha detto: “Certo che la tua vita dev’essere un inferno a Verona con un nome ebreo come il tuo”.
Questi sono dei segnali di allarme che poi possono causare guai seri.
Ora noi stiamo discutendo più o meno civilmente ma tu accusando la maggior parte dei veronesi di essere razzisti istighi all’odio e magari una persona che leggerà certi tuoi passaggi si convincerà delle tue ragioni e alla fine commetterà un atto criminoso.
Io penso che tu abbia visto gli assalti fra helladini (tutti dai paesi) e napoletani, un poco di buono di quelle due tifoserie che leggerà il tuo post che idea si farà?
Dobbiamo fare attenzione a quello che lasciamo in internet, è una questione di responsabilità.
Ora io credo che la linea fra la disinformazione e la critica costruttiva sia molto labile e che implichi anche un rispetto verso le persone, è materia di diritto penale.
Quindi tu puoi anche ripetere a mo’ di mantra che io dico “stronzate” ma stringi stringi una persona garbata che leggerà il tuo intervento aggressivo raramente ti darà ragione.
Nei tuoi messaggi si legge molto rancore verso qualcuno o qualcosa di non ben definito.
Dici “Tosi” ma secondo me questa tua protesta è molto più radicata e personale e a questo punto a meno di offese mi defilo dalla conversazione perché io non posso discutere in queste condizioni.
Probabilmente ce l’hai con qualche veronese per qualche motivo, beh, io non sono quel veronese.
Ho detto la mia e basta, ti prego di non cancellare i miei interventi, buone feste cerca di prendere la vita con più serenità. 🙂
Scusa Virquam, a questo punto chiederei di cancellare tutti i miei interventi.
Nessun commento sulle tue scelte e su chi ha ragione e chi ha torto ma con i tagli che hai fatto non si capisce il discorso.
Buon Natale e felice anno nuovo.
Chiedo scusa ancora, ora si legge il mio penultimo intervento, strano!
Cancella pure questi ultimi due.
Ho aggiornato la pagina ma come ultimo commento vedo solo il tuo del 21 dicembre, cosa succede? 😐
salve,
giungo in questo sito per caso, volevo solo portare la mia esperienza di due giorni nella città di Verona.
Per ben due volte stavo con la mia ragazza e un amico passeggiando per la strada che porta al balcone di Giulietta e mi è capitato che due persone, una delle quali vestita da Michael Jackson( uno di quelli che fa le maschere che tra l’altro cercano anche soldi) mi, o meglio ci, hanno chiamati TERRONI COGLIONI, proprio senza alcun motivo anche perchè stavamo parlando tra noi assolutamente incuranti di questi due ebeti che passavano.
Ora che dire: sono salito per un concorso pubblico conoscendo il famoso razzismo derivante dall’ignoranza di queste persone, però credo che ciò non ha fatto che insinuare maggiormente in me il dubbio che un po’ COGLIONI lo siano veramente loro.
Siccome sono un SIGNORE mi sono limitato una volta a dire “Se tu sei Michael Jackson io allora sono E.Presley; e la seconda volta, visto che aveva dei soldi nel cappello gli ho detto: prenditeli di medicine”.
Vabè, “ad ognuno il suo” diceva L. Sciascia, e se il loro è questo stanno proprio nella merda.
Sauti da Salerno.
Una città che elegge un sindaco pregiudicato per razzismo ha sicuramente qualcosa di malato.
I vergognosi cori razzisti con cui l’estate scorsa s’è presentata la rappresentativa di calcio cittadina, dice molto di quanto sia profonda l’inciviltà dei veronesi, che si permettono pure di offendersi quando sentono dire che Verona è razzista.
Verona è razzista. E lo resterà finché i veronesi continueranno a negare l’evidenza.
Qui ci vivo e ci lavoro da anni, ma per fortuna sono salernitano (eggià, pure io).