Onyx Boox A60

Biblioteca in tasca: gli eBook reader

Considero da tempo l’idea di comprare un ebook reader.
Fino a pochi mesi fa i prezzi di questi dispositivi erano piuttosto alti. Oggi risultano pressoché dimezzati: la disponibilità di libri in formato elettronico è ormai sterminata e in costante crescita e il mercato dei lettori sta uscendo dalla sua nicchia.

Allora ho deciso di cercare un apparecchio adeguato alle mie esigenze. Ho scelto un modello che consente di usare lo schermo non solo per leggere, ma anche di scrivere a mano libera e disegnare con uno stilo. Sarebbe bello che mi consentisse di ridurre la quantità di carta – documenti e altro – che serve tenere a portata di mano per lavoro e per le altre attività.
Sono un lettore da svariate decine di libri l’anno, da sempre e già da tempo utilizzo testi in formato elettronico che sarebbe assai costoso stampare solo per leggerli una volta. Mi piacerebbe, naturalmente, poter comprare libri elettronici, anziché fisici, soprattutto per motivi di spazio in casa.

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Ho scritto di questa mia intenzione in un gruppo su Twitter. Una delle risposte conteneva il link a un articolo fortemente critico verso gli e-reader: “una cosa inutile è diventata indispensabile, faticosa, costosa”. Penso che l’autore abbia una scarsa dimestichezza sia con la tecnologia, sia con i libri. Il post è assai superficiale, costruito più su un qualunquismo antitecnologico a priori che su una effettiva conoscenza dell’argomento in discussione.

Si apre con una inconcludente critica all’abitudine “inutile” di acquistare acqua gasata al supermercato invece di bere quella del rubinetto di casa. Definire il gusto altrui per l’acqua gasata è già un inizio che denuncia una scarsa attenzione ai fatti.

Subito dopo aver parlato di acque minerali, l’autore del post ci informa che non vuole parlare di acqua minerale, ma di libri, senza dare spiegazioni su quale sia il nesso tra le due cose.
Dei libri comincia a dire che “il loro uso fondamentale è la lettura (anche se non esclusiva)”: anche qui, evita di spiegare la frase, lasciando i lettori a chiedersi in quali altri modi utilizzi i suoi libri. Passa subito a spiegarci che per leggere un libro “occorre la luce, gli occhiali se sei presbite, e null’altro”. Dimentica noi miopi, ma del resto ci basta avvicinare il libro alla faccia e si risolve.

Mentre ci stiamo abituando alle affermazioni irrilevanti, ecco che arriva l’allarme: “all’orizzonte c’è una minaccia, anzi un gruppo di minacce in concorrenza fra loro: i vari lettori”.
È tutto qui. Non spiega in cosa consista il “gruppo di minacce” né chi sia minacciato. Subito dopo vengono citati alcuni apparecchi come il tabletPC di Apple (definito “mitico”, ma non si sa perché), che non è affatto un ebook reader, mescolato con “anche quelli aggeggi solo ad uso lettura” (sic).

L’unica cosa chiara fin qui è l’assoluta incompetenza di chi ha scritto il post. Vengono confusi dispositivi completamente diversi tra loro come i tablet e gli e-reader, tutti definiti “minacce”, non si sa a cosa, né per quali motivi, senza fornire alcun dettaglio tecnologico. L’unica informazione che questo genio riesce a fornire è che “hanno nomi strani (uno ricorda certe merendine al cioccolato)”: se voleva essere una battuta, è decisamente floscia. Se non era una battuta, rende ridicolo l’intero articolo.

A questo punto, invece di trovare qualche frase di approfondimento a sostegno delle già infelici affermazioni, senza alcuna connessione logica arriva improvvisamente la conclusione:

“questi favolosi marchingegni hanno un solo scopo: diventare indispensabili. A noi ignari consumatori viene raccontata la fanfaluca che nascono con la nobile intenzione di diffondere meglio i libri, di permettere ad ognuno di noi di girare con la biblioteca pressochè universale in tasca, di abolire l’ingombro cartaceo a favore del piacere infinito del sapere in tasca”

Quali elementi vengono portati a supporto di queste affermazioni? Nessuno. Viene da pensare che l’assoluta ignoranza in fatto di tecnologia di chi ha scritto questo post sia in effetti l’unica vera giustificazione per ciò che scrive. Ha paura della tecnologia, quindi ne parla male anche se non sa spiegare il perché.

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Gli ebook reader nascono proprio per riprodurre digitalmente i libri. Lo scopo di questi dispositivi è permettere di leggere libri senza carta. Ognuno di noi può effettivamente portarsi dietro una intera biblioteca conservata in un oggetto del peso di trecento grammi. Altro che “fanfaluca”. La cosiddetta “carta elettronica” (e-paper) riproduce il feeling della carta e dell’inchiostro su un particolare tipo di schermo digitale che non ha nulla a che vedere con gli schermi LCD dei computer.
Tutto questo, non certo per il semplice “piacere” del “sapere in tasca” – posto che non ci sarebbe nulla di male né di censurabile nel desiderare di portarsi in tasca dei libri. Pensiamo a quanti professionisti hanno bisogno di consultare enormi manuali tecnici, schede di riferimento, documentazione operativa per il loro lavoro: quanto vale potersi portare dietro ovunque tutta la biblioteca dei manuali?

C’è poi il grande tema del risparmio economico e ambientale di carta, inchiostri, colle, trasporto, distribuzione delle copie fisiche dei libri. E il fatto, banale ma reale, che i libri digitali costano molto meno e sono quindi accessibili da una fascia di popolazione assai più ampia.

Davvero, non c’è alcuno spazio per teorie cospirazioniste sul consumismo indotto dagli ebook reader. Chi scrive simili stupidaggini evidentemente non ha un buon rapporto con i libri e teme di restare ulteriormente indietro. Più di quanto lo sia oggi.

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Documenti e libri in formato elettronico esistono da decenni. Viviamo nell’epoca delle comunicazioni digitali globali, delle e-mail, di internet, e della diffusione della cultura in formato elettronico.
I libri in formato digitale esistono già e sono uno dei settori economici con la crescita più forte – oggi e in prospettiva. Una delle maggiori catene di librerie degli Stati Uniti (e del mondo), Barnes&Noble, nel solo 2009 ha aumentato le vendite di ebook del 51% mentre la vendita di libri fisici ha subito un calo del 3%. le sue quasi 800 librerie sono calate del 3%. Le previsioni per il 2010 indicano un probabile ulteriore incremento del 75% del mercato digitale (fonte: Punto-Informatico).

Con un ebook reader, chiunque può cercare, comprare, ricevere e leggere (o ascoltare, tramite le funzioni di lettura ad alta voce dei testi) il nuovo libro del proprio autore preferito (volendo, anche in lingua originale) comodamente seduto in poltrona nel giro di pochi secondi. Come si può negare che queste possibilità favoriscano oggettivamente e concretamente la diffusione e l’accesso alla cultura?

Se il paragone con l’acqua minerale ha un senso, si passa dalla vendita dell’acqua minerale confezionata all’installazione in casa di rubinetti di acqua corrente. Un ebook reader è potenzialmente una condotta di cultura corrente piazzata in tasca, con le centinaia di migliaia di libri di pubblico dominio reperibili gratuitamente su internet.

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Gli ebook reader sono già parte della nostra società, come lo sono i computer e i telefoni cellulari. Sono indispensabili? Forse no, come non è indispensabile guardare la televisione o avere un forno a microonde e come si può fare a meno dell’automobile e del frigorifero. Di sicuro, però, chiunque scrivesse articoli simili contro i surgelati perché “a noi ignari consumatori viene raccontata la fanfaluca che nascono con la nobile intenzione di diffondere meglio merluzzo e sofficini” sarebbe lo zimbello degli opinionisti.

Niente e nessuno obbliga ad acquistare un lettore di libri elettronici. Ma scagliarsi contro una tecnologia solo perché non si è in grado di capire cosa sia è solo stupido. Niente e nessuno obbliga ad avere una opinione su tutto. Se si ignora un argomento, poi, la tua non è un’opinione, ma un pregiudizio. Mostrarlo in pubblico ti fa fare solo la figura del fesso.

 

 

 

2 commenti su “Biblioteca in tasca: gli eBook reader”

  1. Ciao,

    quale modello hai scelto? In particolare mi interessa la possibilità di annotare liberamente le pagine degli ebook con una “penna”.

    E’ possibile con il modello che hai scelto leggere anche i file PDF?

    Grazie!

    1. Quello nelle foto: è un Onyx Boox 60.
      Esaurienti informazioni si possono trovare sul forum MobileRead (vi partecipa anche qualcuno dell’azienda produttrice, pronta a raccogliere i suggerimenti per migliorare il software) e sulla comunità italiana di Simplicissimus.it, dove ho effettuato l’ordine.

      Il formato PDF, come TXT ed RTF, si può leggere praticamente con tutti i modelli in commercio, anche se non è quello ideale per il “reflowing” del testo quando si varia la dimensione del testo.
      Il firmware del Boox è un Linux embedded che legge una grande varietà di formati e se ne prevede l’aumento con le prossime versioni del software.
      Si possono fare annotazioni a mano libera sul testo in tutti i formati che supportano tale funzione (compreso il PDF) ed è possibile comunque sottolineare (evidenziare) su tutti i formati.
      C’è anche un “block notes” per prendere appunti a mano libera e la possibilità di scrivere utilizzando una tastiera virtuale. I dizionari (es. italiano-inglese) si possono consultare durante la lettura selezionando la parola da cercare.
      Il wireless supporta cifratura WEP e WPA e WPA2. Il browser integrato è basato su WebKit. Purtroppo non c’è ancora la voce italiana, per cui la lettura del testo ad alta voce è solo in inglese… per ora.

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