lettore di giornale con scritta CENSORED

Caso La Stampa – Il testo censurato

Il testo di Marco Giacosa che in queste ore è oggetto di censura multipla da parte della redazione de La Stampa Web.

— inizio citazione

Apprendo da esulipensieri che un altro blog ha fatto le spese dell’isteria diffusa nella redazione de La Stampa Web.

Il blog di Prishilla è stato sospeso. Perché? Presumibilmente perché aveva riportato in un post le parole di Marco Giacosa che già condannarono gli altri blog. Il testo è il seguente (i grassetti sono miei):

E così è arrivata Censura, la madre di tutte le porcherie, a metter fine a giorni di insistenti richieste di informazioni in merito a strane coincidenze al Concorso Bravo Bravissimo de La Stampa.
Ho iniziato per scherzo, inserendo in google i nomi dei vincitori degli stage presso le redazioni del giornale (attenzione: questi erano decisi a INSIDACABILE GIUDIZIO DELLA GIURIA, come da regolamento, senza i voti di lettori che hanno invece contribuito a formare una rosa di cinque candidati tra cui la giuria ha scelto i vincitori dei beni materiali, auto e libri) e riscontrando – davvero – strane coincidenze. Le riassumo qui, ad uso di chi non sa nulla della vicenda, vicenda che ho condotto sempre con estrema correttezza informando gli interessati dello spazio che stavo riservando loro sul mio blog.

1- E’ un caso che Andrea Mascarino e Emanuela Locci siano colleghi nonché unici lavoratori alla società di grafica “Grafando” (www.grafando.it) che ha come clienti, tra gli altri, il Toroc e la Provincia di Torino?

2 – E’ un caso che due dei sei vincitori portino i cognomi Bruzzone e Mascarino, ovvero sono forse parenti della giornalista de La Stampa Maria Grazia Bruzzone e dei giornalisti Brunella Mascarino e del defunto Ezio Mascarino (mi scuso per l’imprecisione precedente, ignoravo fosse deceduto)?

3- E’ un caso che il vincitore Andrea Doto provenga da Sommariva Bosco come il più noto Angelo Doto (www.angelodoto.it) che ha, tra le referenze, quelle di Gian Franco Bianco, noto giornalista RAI di Torino?

4- Perché tale Ave Massenz ha partecipato (e perso) al concorso scrivendo dal server de La Stampa, come da prove prodotte, sebbene al concorso, da regolamento, fossero esclusi dipendenti dell’Editrice La Stampa e i loro famigliari?

Queste le macro questioni sulle quali ho tentato di andare a fondo. Non ho diffamato nessuno: ho semplicemente utilizzato il modus operandi giornalistico, quello ovvero che rende vero il verosimile e probabile il possibile, quello che usa anche l’arma dell’ironia, quello che insinua per ottenere smentita.

Smentita che non è mai arrivata. L’unica persona che mi ha risposto, negando ogni mia insinuazione, è stata Emanuela Locci.
Il signor
Massimo Gramellini, presidente della giuria, ha fornito una risposta che mi ha convinto della sua estraneità ai fatti, e mi ha chiesto di esser tenuto fuori, cosa che ho, correttamente, fatto.
Il signor
Ferrua, giornalista de La Stampa e membro “operativo” della giuria, sollecitato a rispondere a una mia prima mail, ha riferito di avere intrapreso indagini.
Il signor
Andrea Mascarino non ha mai risposto. Dalla mail info@angelodoto.it non ho avuto risposta. Dalla mail ave.massenz@libero.it non ho avuto risposta.

A margine della questione e da essa indipendente, aiutato da alcuni conoscenti virtuali della medesima piattaforma, abbiamo scoperto il comportamento moralmente discutibile nei nostri confronti della Signora Marina Palumbo alias Lacerba, blogger anch’ella, la quale ha dichiarato che la signora Ave Massenz fa – o farebbe – la segretaria al palazzo de La Stampa. (Nonché promosso prodotti commerciali griffati La Stampa, sotto le mentite spoglie del suo blog, ma tant’è)

Dopodiché, alle 19.02 di ieri, è
arrivata Censura.

Questa, in sintesi, la cronaca di una
settimana di domande.
Era sufficiente una smentita da parte degli
interessati. L’avrei pubblicata, avrei fatto pubblica ammenda.
Hanno
preferito oscurarmi.

Ecco, ora che l’ho pubblicato
anche io, non aspetto altro che di essere oscurato a mia volta.
Dunque copio tutti i testi e me li conservo in un file. Quando la
mannaia censoria si abbatterà, sarà più facile
aprire un nuovo blog su questa stessa piattaforma e ripubblicare il
tutto.

— fine citazione

Una ventina di minuti dopo aver pubblicato questo, la redazione de La Stampa Web mi comunica la decisione di sospendere il blog.

 

7 commenti su “Caso La Stampa – Il testo censurato”

  1. S.q.a.p.d.Irnerio

    Vuoi dire quindi che oscurare un blog è come darsi una doppia zappata nei piedi?
    Del resto mi pare giusto visto che i piedi sono due… ah ah!

    Che intelligenze! Tanto strafottenti quanto defic…
    Insomma Tafazzi docet!

  2. Caro,
    Ho bisogno di un riassunto.
    Quello che ho capito è che c’era un concorso e che hanno vinto dei blogghèri ammanigliati. E gli altri blogghèri non-ammanigliati hanno scritto cose e sono stati chiusi.
    Ma questo concorso, in cosa consisteva?

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