E’ stato pubblicata da Einaudi in DVD la versione integrale di ‘Shoah‘, l’opera di Claude Lanzmann del 1985. ![]()
E’ un vero e proprio monumento cinematografico, un’opera colossale di documentazione e testimonianza sullo sterminio di massa di uomini, donne e bambini meticolosamente pianificato nel cuore della civilissima Europa appena sessant’anni fa.
Il cofanetto è composto da quattro dischi, per un totale di 570 minuti, nove ore e mezzo, con il film in edizione originale sottotitolata e con la versione doppiata in italiano.
Un libro contiene i sottotitoli ed i dialoghi del film, scritti dallo stesso Lanzmann, un’intervista al regista francese del 1998 ed una autorevole prefazione di Simone de Beauvoir, la memoria dell’orrore. Tra i contenuti dei dischi c’è una presentazione filmata di Moni Ovadia, “Mostrare l’indicibile”.
Ho assistito personalmente ad una proiezione integrale in una sala cinematografica molti anni fa, alla presenza del regista. L’evento fu organizzato da una associazione culturale, in collaborazione con i frati francescani che all’epoca gestivano quel teatro adiacente al convento. Non sono del tutto sicuro, ma credo che nell’organizzazione ebbe una parte attiva anche il professore di Filosofia Estetica, Giorgio Agamben, il cui corso aveva come oggetto di riflessione la figura del testimone della Shoah.
Era domenica, entrammo al mattino e la proiezione durò tutta la giornata. Una esperienza culturalmente insostituibile. Un documentario che non spiega, ma si limita a raccogliere le parole di coloro che furono a Treblinka durante lo sterminio. Sopravvissuti, ex funzionari del campo di concentramento, militari, civili, vittime e carnefici.
Il regista non commenta le parole, si limita a mostrare le testimonianze. Le immagini mostrano i luoghi non com’erano all’epoca degli avvenimenti, ma come sono ora. E c’è silenzio mentre la telecamera mostra quei luoghi vuoti. Qualche pietra disegna le fondamenta di edifici scomparsi. Pietre coperte d’erba e di nessun rumore.
