facepalm

A pranzo con suspense

“Andiamo a pranzo?”

Io dico che è ora. E vorrei vedere: sono le due e cinque.
I primi giorni andavamo verso l’una e mezza. Poi l’orario è scivolato fino alle due meno un quarto. Da una settimana a questa parte la pausa la facciamo alle due. Ufficialmente la ragione è che al ristorante self-service dove andiamo a quest’ora c’è poca gente.

Prendo il giaccone, lo indosso. Domenico si avvicina all’appendiabiti. Poi attraversa l’ufficio e va all’altro attaccapanni, senza cappotto. Lo osservo. Lui è assorto, si guarda intorno, sembra che controlli quanti lo stiano osservando.
“Qualcuno ha preso il mio…!?”

In ufficio adesso siamo solo in quattro. Qualcuno gli risponde:
“Non c’é?”
“No…”
“C’era dentro il portafogli?”
“Eh?”
“Avevi il portafogli dentro?”
(con sospiro drammatico) “Sì…”
“Ahia! …Ahiaa!”

Domenico pare imbarazzato, fa un altro giro del primo appentiabiti e del secondo, spostando le poche cose che ci stanno appese. Sorride con le labbra chiuse. Ha un’intuizione:
“E’ una situazione molto imbarazzante.”

Io l’ho seguito con lo sguardo senza parlare. Mi guarda, sorride mostrando gli incisivi:
“Se vuoi andare avanti… io aspetto che torni, sperando che torni presto.”
“Posso aspettare qualche minuto, non è una cosa urgente.”

Intendevo essere gentile, non lasciarlo solo. Però non apettiamo molto. A Domenico viene un’idea e chiede a un collega la giacca in prestito, per uscire. Il collega dice sì e gliela indica. Lui va a prenderla e trova il suo cappotto. Era caduto a terra, ma era lì.
Lo raccoglie e quando si rialza, Domenico aveva la faccia color porpora e l’espressione di un bimbo beccato con le dita nella nutella.

4 commenti su “A pranzo con suspense”

  1. nn vorrei mettermi nei panni del povero Dom, perche’ chissa’ come mi sarei comportata…soprattutto perche’ quando nn trovo qualcosa sono piu’ che furiosa. figuriamoci se si tratta di un cappotto con il mio portafogli. poi nn e’ che quel poverino abbia qualche colpa, alle due con la pancia vuota il cervello non funziona e gli occhi non vedono bene!

  2. Almeno non è apparsa la collega iperattiva prodiga di ipotesi e consigli e dritte infallibili: “hai guardato di qua? Hai frugato di là? Ma sei proprio sicuro che l’avevi? (ndr: con quattro gradi, magari uno esce pure di casa senza cappotto, no?) Perchè non provi a chiedere a Pippo, Paperino, Nonna Papera?”

Lascia un commento

Torna in alto