pennello con vernice

Inizio d’anno e acquaragia

Primo giorno dell’anno. I propositi onorevoli di oggi non saranno rispettati. Quindi continuerò a vivere come mi vien meglio.

È il primo giorno dell’anno nuovo e il mondo è sempre lo stesso schifo di sempre. Rischiare menomazioni permanenti è un modo assai diffuso in Italia di celebrare il passaggio di calendario. Il cervello è stato già triturato coi rifiuti del giorno prima, evidentemente.

Guerre, omicidi, violenze, impunità per i potenti e mano pesante contro i deboli, come sempre. Ci sono i consueti morti per idiozia, propria o altrui, il solito pontefice cattolico che continua la sua crociata contro i diritti umani, i soliti politici privi di scrupoli e dignità che s’inchinano all’intonacato di turno, i soliti imprenditori fuorilegge e intoccabili, i soliti operai morti di lavoro che lasciano bambini senza padre, le solite mogli assassinate senza un perché.

E poi c’è l’ex funzionario dello Stato che lavorava per la mafia, che ora chiede di non stare in galera perché è scomoda. Insomma, tutto oggi va esattamente come ieri. E festeggiamo.

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Ho accolto il nuovo anno col rituale bicchiere di spumante. La bottiglia si è stappata da sola con un minuto di anticipo: senza la retina a contenere l’esuberanza di sughero e lasciata per un attimo a se stessa, ha deciso di esplodere lontano il tappo con un fragoroso plop. Ha colpito il soffitto ed è atterrato in mezzo a sbigottimenti.

Prima del cenone ho parlato a lungo al telefono con Roberta. Abbiamo parlato di tisane e del tempo, di quando riusciremo a vederci e di certuni progetti tanto lenti da parer fermi.

A cena ho bevuto del Barolo del 2003. Non ne sono rimasto particolarmente colpito. Forse avrei gustato più un Barbaresco. Buono, eh, mica ho detto che no… mah, non sono qui a fare il sommelier.

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Il primo giorno dell’anno serve a sonnecchiare.
Alle otto mi sono svegliato. Ho osservato l’antigravità nello specchio del bagno e nei miei capelli. Sono tornato a dormire.

Il primo giorno dell’anno non ha nulla di nuovo. Una riverniciata veloce alle speranze, una rinfrescata ai vecchi progetti, giusto per prendere aria. Ho dipinto col verde smeraldo e l’arancione e il grigio perlato ma non troppo.

Per qualche giorno si sentirà odore di vernice ed acquaragia.

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