Ci sono pagine di letteratura che sono insieme semplici e di immensa potenza evocativa. È la misura di un grande scrittore.
Nel ventiseiesimo capitolo di “Anna Karenina“, mi sono trovato ancora una volta a fianco di Konstantin Levin. Lontano da Mosca, tornava alla sua tenuta. Discuteva col fattore per il grano bruciacchiato nel nuovo essiccatoio, una vitella era stata appena partorita dalla giumenta più costosa ed entrambe godevano di ottima salute. Ho partecipato ai sentimenti di Levin al ritorno a casa ed alla sua vita in campagna, dopo le delusioni della vita cittadina fino quasi a desiderare di essere con lui, forse anche come lui, e occuparmi di una fattoria e delle sue fatiche. Quella descrizione m’è apparsa più reale dei miei ricordi di vita in una azienda agricola.
Poi quelle due pagine sono finite. Mi sono ricordato che stavo leggendo un romanzo lontano migliaia di chilometri e più di un secolo. Così vicino.


qualche anno fa, durante una settimana di vacanza molto tranquilla, ho letto Anna Karenina, ed ho avuto l’impressione – che con pochi altri scrittori riesco ad avere, come Proust o Cervantes di entrare completamente, con tutta la mia persona, dentro il mondo del romanzo. Da allora mi sono ripromesso di leggere Guerra e Pace, ma non ho ancora avuto un’altra settimana di vacanza così tranquilla da poter affrontare l’impresa… e mi sono accontentato di Sonata a Kreutzer che però non mi ha esaltato particolarmente. Hai letto qualcos’altro di Tolstoj?
Ho una passione particolare per gli scrittori russi che risale a prima dei miei studi di lingua e letteratura russa. Tolstoj e Dostojevskij in particolare (ma anche Gogol, Pushkin, Bulgakov…).
Per quanto riguarda Tolstoj, ‘La Sonata a Kreutzer’ è del periodo ‘moralistico’, come ‘La morte di Ivan Ilic’ e ‘Resurrezione’: la prosa mi pare che ne risenta, almeno in parte, non in qualità, ma direi nella tensione narrativa.
Splendido è ‘I cosacchi’, opera giovanile parzialmente autobiografica.
Capolavori assoluti sono ‘Anna Karenina’ e ‘Guerra e Pace’, la cui lettura è un’esperienza impareggiabile. Probabilmente è uno dei maggiori romanzi di ogni letteratura ed ogni tempo (e non parlo di dimensioni :-D).
Ecco, queste sono le mie letture di Tolstoj, fino ad ora (se non dimentico qualcosa).
Beh allora il prossimo libro delle vacanze sarà Guerra e Pace !
Anche di Bulgakov ho un ottimo ricordo. Ho letto l’anno scorso Il maestro e margherita ed è stato fantastico… ha scritto altri romanzi un pò surreali, uno (di cui non ricordo il titolo) in cui vengono trovate a Mosca delle strane uova gigantesche che si scoprono essere state depositate da extraterrestri …
allora la prossima lettura vacanziera sarà Guerra e Pace !
A proposito di Bulgakov ho letto l’anno scorso Il maestro e margherita e l’ho trovato fantastico, ironico, surreale, a tratti spassoso. So che ha scritto altri romanzi, di cui uno (non ricordo il titolo) racconta il ritrovamento a Mosca di strane uova gigantesche, che si scopre essere state depositate da extraterrestri…
aspetto nuovi post !
E’ già la seconda volta in pochi giorni che qualcuno mi parla di questo romanzo. Tra l’altro, ce l’ho, attendo di aprirlo.
Sono che sono alle prese con Le benevole e credo che mi occuperà un sacco di tempo…