nido di vespe sotto un catarifrangente a nido di vespe

Quell’insieme di cose e di non cose

[…] quel gesto, quell’insieme
di cose e di non cose
che accadono una volta
e quindi possono ripetersi
a richiesta e non per caso […]

Per quanto sia improbabile, certe volte le cose che accadono sono migliori di come le aspetti.
Ieri ho avuto la bozza del nuovo contratto di lavoro. Il compenso è più alto di quello che mi aspettavo. Ho accolto la novità come un regalo di compleanno. Oggi compio trentaquattro anni.
Solo sei mesi fa mi arrangiavo con gli ormai famigerati “mille euro” al mese. Ora quella cifra me la ritrovo moltiplicata. Se avessi dubbi su come mi sono mosso nell’ultimo anno, questa potrebbe rispondere alle domande.

Non posso non pensare a chi, invece, rimane nella condizione di arrangiarsi con stipendi da fame. Mi piacerebbe sapere che tutti gli altri abbiano le mie stesse possibilità. Certe volte serve un po’ di fortuna.

Per esempio, stamattina sono andato a ritirare un monitor che ho ordinato per il computer di mio padre. In negozio stavolta c’era il responsabile, non il ragazzetto dell’altro giorno. Questo lo conosco da qualche anno. Mi saluta e si mette a chiedermi come vanno le cose e dove lavoro. Mi dice che vorrebbe attivare un servizio di assistenza a domicilio e gli servirebbe avere persone disponibili per effettuare interventi fuori dall’orario d’ufficio. Gli ho lasciato il numero di telefono e qualche indicazione sui miei orari.

Il giorno del mio compleanno è cominciato bene.
Poi è continuato meglio. Poco dopo le undici il telefono suona. Osservo il nome sullo schermo e comincio a sorridere.

“Pronto”
“Ciao, sono Annie”
“Non ci posso credere.”

Sono passati almeno due anni dall’ultima volta che ci siamo sentiti. Mi chiama per gli auguri. Ricambio gli auguri (ieri li ha compiuti lei). Questo giorno è uno di quelli che accadono una volta e quindi possono ripetersi a richiesta e non per caso.

(col. sonora: “Allontanando”, da “L’Apparenza”, Lucio Battisti, 1988)

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