Ho detto non lo so

Test-Infrared-150314.004Dopo pranzo, sto tornando in ufficio. Parcheggio, metto le chiavi in tasca, cammino. All’incrocio, contro sole, spunta una utilitaria. Piccolissima, turchese. Emette un suono di clacson. In giro non c’è nessuno, solo io. E un sacco di caldo. Penso che forse c’è dentro qualcuno che conosco. Il parabrezza fa specchio, non vedo chi è. Comincio a scorrere mentalmente tutte le mie conoscenze che potrebbero avere un motivo di passare di là a quell’ora. Niente.

L’auto accosta. Ha l’aria di essere una scatoletta caldissima; “CCISS, Viaggiare infornati”.
Adesso è ferma sull’altro lato della strada, in direzione opposta alla mia. Il finestrino scende. Appare un tizio. Anzi, appare un pezzetto di tizio, tutto compresso. Deve aver usato un calzascarpe per entrare. Il capacchione mi urla “Scusi!”. Mi fermo, mi giro, lo guardo. Sta soffrendo, è evidente, ma in modo ottuso. Sembra un vitello incastrato in una damigiana, se rendo l’idea.
– Via del Commercio!
Lo urla così, senza preambolo, né intonazione interrogativa. Come un vitello che muggisce a casaccio. In effetti, quella non era nemmeno una frase compiuta. Solo il nome della via, lo sguardo fisso e l’orrenda macchina per sardine in cui è seduto. Turchese.

Ora, a parte il fatto che personalmente trovo poco educato approcciare una persona per strada suonandogli contro, il fatto che non abbia nemmeno compiuto lo sforzo minimo di comporre una cazzo di domanda che avesse un senso mi ha – come dire – maldisposto. Che so, un “saprebbe indicarmi via del Commercio?”, oppure un “conosce per caso via del Commercio?”, “sto cercando via del Commercio, può aiutarmi?”, “sarebbe così gentile da indicarmi via del Commercio?”
Insomma, il minimo indispensabile per mostrare di esserti accorto che stai parlando con un’altra persona.

Io, poi, non ti ho mai visto prima, non so chi sei, né perché cerchi via del Commercio e nemmeno dove trovi lo stomaco di guidare una schifosissima Atos del secolo scorso. Turchese.

Però una cosa la so per certa: non sono tenuto a capire che la tua è una domanda, né a conoscere quale sia la tua destinazione (anche se una idea di dove ti manderei me la sono fatta, eh).

Ho detto “non lo so”.
Lui ha proseguito per una ventina di metri. Ha girato la macchina. Mi è ripassato accanto. Si è allontanato.
Dietro di lui, a pochi metri di distanza, sempre più distante, stava placida Via del Commercio.

Lascia un commento

Torna in alto