
L’auto è pulita, può andare nella polvere. Noi intanto guardiamo braci. Così chiaro, il legname scurisce, sfiamma, non scoppietta.
C’è ancora ombra, c’è il vento. L’anticipo è svernato, arrivano tutti. Due per volta, finché una.
Ed è il momento.
Sua maestà la grigliata fa l’ingresso. Ed è subito pranzo. Consumare carni, formaggi, salse composite, ortaggi.
Il pezzo con l’osso, prova questa birra, chi fa a metà, un giro di braciole, un assaggio di puntine, beviamoci su, andiamo al sole, andiamo a passeggiare.
L’aria è pulita, possiamo andar nel bosco. Per frutta ci son le more. Il caldo, i cani abbaiano, i giochi, la realtà aumentata.
Non sapevo, avrei messo le scarpe adatte. Andiamo da questa parte, ricordi, ti ricordi, fotografiamo questo istante.
E poi questo. Non era mai successo, nemmeno adesso.
Facciamo presto a tornare, fa caldo, che sete, un’altra birra un altro regalo. Il dolce, il cioccolato. Ormai lavoriamo per la cena.
Poi, è ora. L’auto è partita. Mi apri il cancello.
Ciao, ci sentiamo, grazie di tutto, addio.

