figura sfocata di donna

Appena sveglia

Suona il telefono: lei, appena sveglia, mi risponde che va tutto bene.

Sì, certo, come no, tutto bene. Praticamente non ho dormito. Non capisco bene nemmeno in quale universo mi trovo. Non riconosco questo caldo alieno di fine giugno. Oggi è il ventotto.

Chi se la scorda questa data.

Dicono che tra uomo e donna non si può essere amici. Secondo me sì, ma non è questo il caso. Da alcuni giorni penso a Laura non esattamente in quel modo. Non che sia una novità, certo, ma ‘sta cosa sta diventando un’ossessione.

Che faccio? Le dico che mi succede oppure no, aspetto per vedere che succede? Mi pare come quando devo andare a prendere il treno e sto facendo tardi. Lo so che non ci azzecca niente, ma la sensazione è quella.

Mi viene in mente la parola “terremoto”. Non è la parola giusta, ma si avvicina.

Il fatto è che se le cose prendono la piega sbagliata, buttiamo all’aria il lavoro di due anni e la compagnia che stiamo allevando. Ci vuole una birretta. Meglio due. Fra poco chiudo l’ufficio e vado a schiarirmi le idee.

Stasera ci vediamo per le prove. Vediamo come va.

Nella stessa serie<< La visioneInsolitamente tacito >>

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