Condizioni Avverse, Dolci Finzioni – I

poemetto in sei movimenti – 1

La Fatica

I

Fatica e sangue;
e un’atmosfera di limoni verdi
che non consola.

La consolazione è un bacio
è credere a Dio
è credere che gli ultimi
saranno i primi a capire
che non basta un Paradiso
a risarcire gli anni
senza nemmeno un limone aspro
un fiore d’arancio
un ramo d’ulivo benedetto.

II

Adesso
scuoti finalmente
la tua storia
di solito finale
di stessa chiusa.

Lamento
di tanti anni avversi
con la faccia stanca
ed il resto
è tomba
umidità muschiosa
ammuffita su funghi pensanti
ferme esalazioni
le decisioni che hai preso
troppo reali,
le destrutturazioni vicine
e quelle lontane.

Dici no col dito
convinta di capire
ma sono solo preoccupazioni
che non dovresti avere
per spostare i tuoi confini
scuotere la tua storia
però restando onesta
tra il passare degli anni
ed il fermentare di ere geologiche
nell’erba che si scolora.

III

L’odore di castagne
con il giorno tramonta anch’esso
aggrappato disperatamente
ad un melo
con una signora al braccio
che parla, parla, parla…

Ogni sera
come ombra scorre
poco a poco
la luna è sempre più piena
e l’erba
ormai nera, cresce
e spera.

Nella stessa serieCondizioni Avverse, Dolci Finzioni – II >>

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