Il giorno dopo

Al risveglio è ancora tutto pieno di nuvole. Il cielo, dico.
Mi chiedo quanti sono quelli che ancora si ricordano di guardare il cielo, oggi. Ma lascio cadere la domanda.

È presto e mi metto a fare qualche piccolo lavoro tra il pc portatile e il fisso. Mi hanno chiesto una piccola consulenza per questa sera e voglio verificare tutti i dettagli, per non sbagliarmi. Lo considero un appuntamento di lavoro e voglio che il mio portatile sia in perfetta efficienza. Andrò al cantiere di scavo dopo pranzo.

“Ma il cielo è blu, sopra le nuvole”
Non sono i Pooh, ma è un messaggio carino che arriva mentre sto pranzando con un pompelmo.

Arrivo sul cantiere al momento del caffé, anche stavolta. Caàrlo non c’è più. Durante la settimana, mentre passavo il tempo ad annoiarmi in ufficio, è stato estratto dal suo millenario giaciglio e portato via in attesa di analisi.
Qualcuno sta scattando fotografie alla terra nuda, altri setacciano quella proveniente dalla trincea.

In un cantiere di scavo archeologico, la distinzione tra uomo è donna e solo il carattere d’un dettaglio del vestito, l’evidenziarsi vago d’una forma. Impari a riconoscere le persone da come maneggiano un trowel o dal timbro dei sospiri di fatica.

La posizione del sole che a tratti si fa vedere ma resta timidamente ritroso sembra non cambiare. A ben vedere, s’arrende agli orologi e cammina, quando nessuno guarda. La posizione delle nuvole, invece, quella è effimera. Le loro ombre sono di passaggio su questa terra. Questa terra smossa da cazzuole e gomiti sudati e ginocchia e pennelli.

Non lontane, da sotto il livello del terreno si vedono cime d’ulivi e faggi che, singolarmente vicine, creano soffi di vento frustandolo. Il cielo è blu, sopra quelle nuvole, ma davvero è così insensibile come vuole apparire? Oppure, come fa il mare, nasconde correnti invisibili?

***

In serata, quella banale consulenza si trasforma in una buona offerta di lavoro. Mi viene in mente il coglione che mi ha dato appuntamento per lunedì. Adesso posso scegliere e sono nella posizione puù comoda per dettare le mie condizioni a quel mercante di esseri umani.

Prima di andare a dormire, guardo le luci della città dalla finestra. Le stelle non si vedono, ma nemmeno le nuvole, stasera. Speriamo che domani ci sia il sole.

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