Da circa un mese condivido l’appartamento con Chiara, una coinquilina che è appena arrivata in città per lavoro. Ieri sera a cena ci stavamo raccontando episodi buffi e aneddoti esilaranti. Avendo citato più volte un certo amico, che per me era degno di nota, lei mi ha chiesto di descriverlo.
Ho cominciato a parlare, ma non ho centrato la questione. Stavo descrivendo l’apparenza, non chi sia realmente quella persona. Al punto che Chiara a un certo punto mi ha interrotto e mi ha chiesto cos’abbia di speciale questo mio amico.
Ho risposto d’istinto, come fosse una battuta: “E’ mio amico!”
Mentre lo dicevo, ho capito che era la risposta giusta.
È questo il mistero dell’amicizia? Non un dettaglio della personalità, non la vicinanza o meno di pensiero, di esperienza o chissà cos’altro. Siamo tutti uguali tra noi e tutti egualmente mediocri, ma un amico è per noi una persona speciale. Noi sappiamo chi è al di là delle apparenze, e la cosa è reciproca.
Se ci conoscessimo di più, eviteremmo violenze e pregiudizi?


Hai mai letto IL PICCOLO PRINCIPE? In quel libro trovi la risposta…è la cura che ti prendi della tua rosa che rende la tua rosa speciale e diversa dalle altre…..
L’ho letto, quel piccolo volume, e riletto più volte. L’ultima risale a fine settembre: ne ho trovata traccia qui e qui
E quindi sai già la risposta…anche io avevo fatto un post su Il Piccolo Principe…ciao VQ