figura sfocata di donna

Il perturbante

Sto incazzato. Non so nemmeno con chi. Rabbia e delusione. Sembra che tutto stia per crollare e non ho nessuna intenzione di restare sotto le macerie. Continuo a fare, senza fermarmi. Mi pare che se dovessi prendermi una pausa, non ci sarebbe ritorno. Ho parlato con Paolino il Secco e gli ho detto che sto valutando di lasciare la compagnia. Lui mi è parso sorpreso, ma non era del tutto convincente. Ah, Davide, il nuovo arrivato: anche il Secco ha avuto come me l’impressione che sia uno stronzo.

Siccome Laura non voleva parlare, le ho scritto. Le avevo già detto che la situazione mi stava portando fuori dal gruppo. Evidentemente non mi aveva preso sul serio. Adesso mi aveva offerto qualche minuto prima delle prove. Un temporale violentissimo ha preceduto l’incontro, in un piccolo parcheggio. Pochi minuti non bastano. Ho detto cose poco coerenti, anche se a me parevano chiare. Laura era nervosa e prevenuta, io stufo marcio del suo atteggiamento da superiore. Quando è arrivato il Secco stavamo ancora discutendo animatamente.
Lei ha chiuso il discorso e siamo entrati per le prove. Alla fine della serata ci siamo lasciati in modo amichevole, ma la sensazione chiarissima era di qualcosa che si era definitivamente rotto.

***

Il nuovo elemento, Davide, quello che si crede il messia, ha provato con noi per la prima volta. Ha fatto solo teatro brillante e non è in grado di fare altro.

Sembra che il suo unico scopo siano i complimenti mielosi fuori luogo e le battute rivolte a interessare Laura. Dopo le prove è tornato a emettere fiumi di parole su se stesso, le sue proposte, le sue conoscenze eccetera. È uno stronzo.

Insomma, ci sta provando con Laura davanti a tutti, senza pudore e senza vergogna. Nelle prove non dà alcun contributo e sta mancando di rispetto a tutti. Con la scusa del “conosciamoci meglio artisticamente” l’ha invitata a cena e lei ha detto che va bene. Mentre ero presente. Io che devo mendicare pochi minuti per parlare. Anni di collaborazione e amicizia, per essere trattato così.

Con questo tizio in compagnia, io non resto.

Ho passato la notte di domenica a scrivere una lettera a Serena. Una lettecarta, come non facevo da anni. Non c’è più, nella mia vita, e non so perché. Mi manca.

Non ho dormito. Passavo dal letto al tavolo, dal tavolo alla poltrona, ho aperto e chiuso più volte un libro. Riuscivo a guardare le righe di parole senza vederle. All’alba, per sfinimento, ho trovato qualche istante di pace, finché è suonata la sveglia.

Al lavoro non sono riuscito a concentrarmi. Mi sembra di essere in lutto. In pausa pranzo ho chiamato Serena al telefono. Ha rifiutato la chiamata. Era la prima volta che succedeva. Un pomodoro solitario nel piatto mi ha osservato rileggere la lettera scritta di notte.

Nel pomeriggio ha ripreso a scavare il tarlo di ieri. Saltata anche la cena, mi sono ritrovato in auto sotto casa di Serena. Quando s’è accesa una luce sono andato via. Alle prove ero uno straccio.

Dopo le prove, Laura ha trattenuto me e Paolino per parlare della situazione. La data di fine settembre salta. Quella di due settimane prima non è confermata. Laura era molto scoraggiata, il Secco pareva addirittura prostrato, mentre sedeva sul marciapiedi.
È stato in quel momento che proprio io ho avuto parole di ottimismo. Quello che non ho detto è che sentivo già la compagnia lontanissima e i suoi problemi erano problemi non miei.

Ho sognato.
C’era Serena che sorrideva come al solito, vedendomi arrivare all’appuntamento, poi io spiego a Laura di non fidarsi dello stronzo. Poi, ancora, abbraccio Serena forte forte.

Mi sveglio all’alba, riscaldo del caffè avanzato da ieri, la sveglia suona mentre lo bevo.

Nella stessa serie<< (In)Sofferenza – IILuce >>

5 commenti su “Il perturbante”

  1. E’ da un po’ che ti leggo. Permettimi una considerazione.
    Le poche volte che hai accennato a L. dei tuoi sentimenti avete chiuso l’argomento con un “ne riparleremo”. Non conosco il tipo di rapporto che vi lega, ma avevi due possibilità 1) non fare accenno ai tuoi sentimenti 2) farlo. Hai scelto la seconda opzione e nel momento in cui l’hai fatto sapevi già dello spettacolo e delle eventuali complicazioni. Quindi, prendi l’iniziativa, chiamala, anzi no, vai da lei, e dille come ti senti, cosa provi per lei e soprattutto fatti dire se il sentimento è corrisposto, se è interessata. Credo sia meglio sapere che vivere nel dubbio. Dubbio che, in genere, ti impedisce di vivere. Alle donne, di solito, piacciono le cose chiare senza dubbi. Tu non puoi sapere se il tuo modo di porti, i tuoi atteggiamenti sono limpidi o lasciano delle incertezze. Lo spettacolo? Potrai andare avanti a prescindere dalla risposta che otterrai.
    Ricordati di D., che essendo più intraprendente rischia di impressionarla, anche positivamente. Le donne sono strane.
    S.? Che sia innamorata di te e magari un po’ gelosa?

    m.

  2. Le parole che ho usato con lei sono state chiare. Lei ha capito e la sua risposta è stata altrettanto chiara. Il doverne riparlare è soltanto perché non c’è stato modo di chiarire non il fatto in sé, ma le conseguenze sul lavoro fatto insieme e quello da fare. I rapporti che ci saranno tra noi. Nella concitazione degli ultimi mesi e l’enorme mole di cose da fare non c’è stato molto tempo per pensare a noi. Vero è che sarebbe stato meglio trovarlo subito. E con un pò d’impegno l’avremmo trovato.
    Non credo sia utile recriminare sugli errori compiuti. Se ne fanno comunque.
    Lo spettacolo in questione è il secondo della stagione, messo su in fretta a partire dai primi giorni d’Agosto per ovviare alle assenza nel cast dell’altro. Andiamo in scena tra una settimana. Ed è comunque molto piacevole. Soltanto mi riesce più difficile restare concentrato.
    Non credo che D. possa esserle di tanta impressione, se è vero che la conosco come la conosco da anni. Ma è vero che le donne sono spesso imprevedibili.
    Per quanto riguarda S., potresti aver ragione, è una delle ipotesi che io stesso ho contemplato, spiegherebbe molte cose, ma anche in questo caso il suo comportamento sarebbe non consueto.
    La rivedrò, dovessi dormire ai piedi del suo portone per una settimana in attesa che esca: non voglio perderla.

  3. Condivido le cose scritte da m.

    Ma tu per S. provi solo amicizia? Da quando ho iniziato a leggere il tuo blog ho sempre tifato per S. 😉 Anni fa non riuscivo ad ammettere a me stessa il mio interesse per il mio migliore amico… e quando ho capito quello che provavo per lui era troppo tardi… stava già con un’altra persona… e sabato si sposa!!! Cerca S. e parla con lei… (è quello che farei se fossi al tuo posto!)

    A presto 🙂

  4. sono sempre più convinta che devi accantonare L… è evidente che se avesse avuto interesse per te non aspetterebbe nessun rimandamento… noi donne non aspettiamo in quesi casi…
    per quanto riguarda S… forse se accantoni L. riesci a capire se provi qualcosa per lei…
    D. ovviamente mi sta già antipatico, ma non dire nulla ad L. contro di lui, usa parole neutre… non faresti altro che buttarla fra le sue braccia… a volte noi donne siamo così…

  5. Ti ricordi di me??? Sono quello che ti seguiva all’inizio…

    Sono tornato dalle vacanze e non ho resistito alla tentazione di tornare sul tuo blog, per sapere come era finita.

    Sicuramente mi sono perso tante cose importanti ma dai commenti degli altri mi è parso di capire che ancora non ti sei chiarito con la tua amata… o sbaglio?

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