La chiamerò solo Lastronza. Ha rubato e sa di aver rubato. Quel che dovrebbe sapere è che se non ha avuto gravi conseguenze deve ringraziarmi. Non ho denunciato, non ho ritenuto utile abbassarmi al suo livello. Ma è stato un attimo, l’ultimo, a fermare le azioni già pronte.
Se fosse stata denunciata per violazione della proprietà intellettuale, probabilmente ci sarebbero state conseguenze anche nel suo lavoro, incompatibile col furto. Ho pensato che io non sono stronzo come lei.
Però lo sa.
Sa bene di essersi appropriata della mia traduzione di un testo teatrale e di averla usata per allestire il suo spettacolo senza citare me e senza nemmeno ninformarmi.
Questo, dopo aver già sfruttato il mio lavoro di autore, appropriandosi del testo su Re Artù che ho scritto quasi completamente, solo per aver fornito l’idea iniziale. Anche nella gestione della nostra compagnia, in effetti, ero io a fare tutto il lavoro, dalla scenografia all’organizzazione tecnica, alla preparazione della colonna sonora. Quando l’ho lasciata sola, dopo l’ennesima lite, non ha fatto spettacoli per due anni. Per ricominciare, ha avuto bisogno di rubare il mio copione.
Nella melma egoista in cui sguazza, non è stata capace di far nulla senza di me.
Io vado avanti ugualmente. Quello che ho costruito già, posso ricostruirlo. Lei sopravviverà solo come un parassita anaffettivo. Mi domando solo come ho fatto a lavorare per quattro anni con una schifezza di persona così.
Aggiornamento di agosto 2019
Rileggere oggi e ricordare quegli eventi, fa sorridere. Aggiungo solo che poco tempo dopo io sono stato eletto nel Consiglio Direttivo di un’altra compagnia, della quale sono diventato Vicepresidente poco dopo.
Dopo aver lasciato anche quella, sono entrato nella mia attuale compagnia teatrale. Anche in questo caso, sono stato eletto nel Consiglio Direttivo e oggi ne sono Vicepresidente.
Il riconoscimento da parte degli altri mi sembra un successo di maggior valore rispetto a crearsi la propria associazione e gestirla come il despota di un feudo – in violazione, tra l’altro, di tutte le norme sull’associazionismo.

