figura sfocata di donna

La testa e lo svago

Mi ha svegliato il suono di una voce ch’entrava da fuori. Una donna urlava buffone a qualcuno. Forse il marito. Dopo un paio di minuti si è ripetuta, aggiungendo “te la faccio pagare”.
Dalla finestra aperta non potevo vedere l’origine delle urla, che venivano dalla mia destra.

Le otto e venti. Di solito mi sveglio prima.
Riunita la compagnia, ci sarà da spiegare la situazione, chiedere agli attori la disponibilità per fine settembre, prendere atto che non ci sono risposte precise. Più o meno.

A inizio cena, Laura mi confida una idea per un nuovo spettacolo. Non male, ma il copione è da scrivere. Vuol dire che dovrò scriverlo tutto io, come al solito. Certo, mi vien voglia di mettermi subito all’opera, però dobbiamo trovare un metodo diverso. Tipo, io scrivo per conto mio e tu leggi solo alla fine.

Domani sera finisce la seconda settimana di prove. Altre due ancora e si va in scena, quasi certamente. La data potrebbe slittare in avanti di due settimane, ma non abbiamo certezze.

Al momento del sorbetto, Laura ha disegnato sul copritovaglia di carta una testa mozzata. Carina. Ho aggiunto un’accetta conficcata sul cranio. Allegria!

Aiutato dalla birra, mi sono impadronito della penna e ho abbozzato un volto a metà tra l’urlo di Munch e la maschera assassina di ‘Scream’. Qualcuno ha sostenuto che fosse il ritratto di Laura e lei ha disegnato il suo reale autoritratto. Una strega.

Nella stessa serie<< Il vento nella portaDormire, forse sognare >>

2 commenti su “La testa e lo svago”

  1. In verità non si tratta di vero e proprio concerto ma di un musical. Tra lo spettacolo teatrale e l’opera. Una cosa particolare. Spero non te ne adonterai, ma preferisco tacer per ora il rimanente. Forse ne parlerò più avanti.

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