Per favore non spiegarmi come la penso

Il consorzio sociale in cui viviamo non ammette lealtà intellettuale. Dev’esserci una specie di coazione al mentire, soprattutto a se stessi, un tacito accordo affinché una qualche menzogna faccia da combustibile per il motore della ipocrisia civile.

Ci avete fatto caso? Ogni volta che si discute di qualche argomento, l’interlocutore si mette a rispondere alle obiezioni prima ancora che siano state espresse. Cioè, io parlo per spiegare il mio punto di vista e questo mi interrompe per dire “sì, però…” e ricominciare.
Ma “sì, però…” cosa? Se non sai cosa sto dicendo, come pretendi di rispondermi?

Ci ritroviamo a parlare come su due linee parallele. Io tento di procedere in modo razionale mentre l’altro, continuando ad attribuirmi affermazioni che io non ho mai fatto, controbatte quelle che suppone essere mie opinioni, in una specie di monologo spezzato dai miei tentativi di spiegarmi.

Questi cacacazzo non fanno altro che spiegarti le cose che stai pensando per poterti far capire che sono tutte sbagliate. Tutti da soli.

Invece di spiegare il proprio pensiero, non disponendo di veri pensieri, essi tentano di demolire il tuo. Anche se non lo conoscono. Le, frasi sintomatiche e irritanti, per riconoscerli sono tipo: “So dove vuoi arrivare” (no, non lo sai, visto che nemmeno mi hai visto partire), oppure “Ho già capito quello che vuoi dire” (non hai capito nemmeno cosa hai detto tu), o ancora “Sai già quello che ti risponderei” (senza che ti dica a cosa rispondi?).

Avere una tesi a priori che deve prevalere a tutti i costi, anche stravolgendo la logica e il buonsenso, non è sano. È idiota. Se vuoi farlo con la mia approvazione, poi, sei un illuso.

Però, siccome non è possibile mettersi a chiamare idiota, illuso e stronzo queste teste bacate tutte le volte che non si può sfuggire alle discussioni del cazzo, capita che io preferisca tacere.

Al ristorante, in un locale, in ufficio, in ascensore… se non sai fingerti imbecille come gli altri, allora è meglio non parlare, non rispondere, non esprimere niente. Se qualcuno di questi mentecatti si accorgesse che hai una idea tutta tua e che questa idea è fondata su basi solide, ti guarderebbero con diffidenza mista a orrore.

Far notare a questi coglioni che suffragare la loro teoria del complotto mediatico-politico-pluto-giudiziario è da babbei, è per loro una prova che anche tu fai parte dei complici planetari del complotto ordito ai loro danni… “e nemmeno te ne rendi conto!”

A mia insaputa, perfino.

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