
Rei l’aveva conosciuta per sbaglio. Una mattina gli era arrivato questo strano messaggio. Ti ricordi che si ballava Life is life nanna na nannà. Rei si ricordava. Ti ricordi il riscaldamento di Maradona. Stoccarda, coppa UEFA, millennovecentottantanove. Roba vera, mica i calciatori di oggi. Lo scambio di messaggi fu surreale. Però andò avanti tutto il giorno. E quello dopo. Rei scoprì che abitavano nella stessa città. E sembrò una coincidenza curiosa.
Uscirono insieme. Lei aveva i capelli rossi. Rei aveva una tranquillità insolita. Una birra, poi un’altra. Ti accompagno a casa. Grazie, sei gentile. Poi lei chiese come ci salutiamo. Non so. Faccio io? Fai tu. Rei aveva immaginato solo un bacio. Invece fu molto di più.
Poi non si videro mai una seconda volta, sapete. Rei non voleva correre troppo.

