Serena non verrà a teatro. Colpa della tracheite. Però aveva abbastanza voce da discutere infinitamente per i biglietti che avevo già comprato.
Una discussione surreale.
Torniamo qualche giorno indietro. Io ho comprato tre biglietti. Uno per Serena, uno per me e il terzo per un suo conoscente. Quando ho saputo che lei non sarebbe venuta, ho chiesto a Roberta di accompagnarmi, per non andare da solo. E fin qui mi pare legittimo.
Il biglietto in più, invece, supponevo fosse ancora per il conoscente di Serena. Le ho inviato un messaggio per sapere come ci saremmo regolati. Lei dice che questo tizio ha trovato un’altra persona con cui andare e vuole due biglietti.
Le spiego che il totale è tre, non quattro. Se l’è presa per questa sciocchezza. Ma continuo a pensare che non avrebbe dovuto disporre dei miei biglietti senza parlarmene prima.
Vabbè, ieri ho portato il biglietto da Serena, il tizio ne ha acquistato un altro e la cosa è finita qui.
È stato una specie di litigio. Il primo tra noi. Ieri abbiamo scambiato poche parole, sulla porta e penso che ne dovremmo parlare ancora per chiarire cosa sia successo. Ci sono rimasto male.
Roberta è arrivata a casa mia con qualche minuto di anticipo. Non ero ancora pronto e lei mi ha un po’ preso in giro.
Tra vie chiuse al traffico e parcheggi impossibili da trovare, siamo arrivati in teatro appena pochi minuti prima dell’inizio. Nel pomeriggio Laura mi ha detto che ci sarebbe stata anche lei con l’altra attrice. Ho cercato un po’ tra il pubblico, ma non l’ho vista prima che spegnessero le luci.
Ci siamo salutati all’intervallo.
Era elegante, in un vestito nero con la schiena parzialmente scoperta, palcoscenico per i lunghi capelli nerissimi. Quasi l’immagine al negativo di Roberta, con i capelli biondi raccolti e la camicetta bianca un po’ scollata davanti.
Alla fine dello spettacolo abbiamo commentato l’allestimento non eccezionale e alcune scelte registiche non convincenti. Secondo Laura l’ambientazione ‘modernistica’ di Shakespeare è una bestemmia. Io non le gradisco particolarmente, ma talvolta possono uscirne prodotti di valore. Non questa volta.
La scenografia invece è piaciuta a entrambi. Ricorda quella che Laura aveva ideato per il nostro Tennessee Williams.
Appena fuori, ha chiamato Paolino. Laura ha risposto e s’è incazzata. Per lo spettacolo della settimana prossima siamo senza fari. Gli organizzatori ci hanno assicurato fino a ieri che era tutto a disposizione, invece oggi ci hanno sottratto le luci.
Se noleggiamo quello che ci serve, ci costa più di quanto ci pagano. Era già l’una di notte. Laura è andata via. Ci sentiamo più tardi, dopo pranzo, e ci vediamo stasera.
Ho finito la serata con Roberta in un pub. Lei ha preso il frappè al cocco. Le ho parlato di Laura, delle cose che sento, dello spettacolo. E anche di quanto ci piace passare le serate insieme.


Anche tu come me quando parli delle persone scrivi solo l’iniziale in maiuscolo…R. , S. , L. ….