Il nuovo portatile è arrivato da tre settimane, abbastanza per descriverlo.
Si tratta di un velocissimo Dell XPS Studio 1645 equipaggiato con una CPU Intel i7 820, scheda grafica ATI Radeon HD4670, un disco SSD da 256 GB, 6GB DDR3 di RAM, un monitor LED panoramico da 15,6 pollici e un masterizzatore Blu-Ray.
Il sistema preinstallato è Windows 7 Ultimate a 64 bit. Dopo il rilascio della nuova release di Ubuntu Lucid Lynx, ieri ho lanciato l’installazione per il dual boot con i due sistemi operativi. Non c’è granché da segnalare. Tutto ha funzionato senza alcun problema, compresi Bluetooth e WiFi. Gli effetti 3D del desktop funzionano già alla perfezione col driver libero, senza bisogno di installare quello proprietario ATI. Ubuntu su questo computer si avvia in 8 secondi.
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Un problemino, in realtà, c’è stato, anche se a causa di un piccolo software di backup e ripristino preinstallato da Dell.
Al termine dell’installazione di Ubuntu, ho riavviato e ho selezionato Windows sul menu del bootloader Grub. Ho verificato che fosse tutto a posto e ho riavviato per accedere al sistema Linux.
Non è apparso il menu, ma il messaggio di errore “no module name found”.
Riavvio dal DVD Live di Ubuntu e seleziono la riparazione dell’installazione danneggiata e reinstallo Grub. Effettuo un nuovo ciclo di reboot, prima con Ubuntu e poi con Windows. Va tutto bene fino al riavvio dopo aver caricato Windows: ritrovo lo stesso errore di prima e Grub è stato nuovamente cancellato.
Il problema è dentro Windows, quindi. Forse ho capito. Ripeto il ciclo di reinstallazione di Grub e avvio Windows. La prima partizione del disco, grande solo 50 MB, è usata da un tool di Dell per gestire backup e ripristino del sistema. Cerco e disinstallo il programma da Windows. A questo punto devo reinstallare per la terza volta Grub, ma senza quel software quando avvio Windows non viene corrotto e il problema è risolto.
Ricapitolando, se avete un portatile Dell, disabilitate il software di backup prima di installare il secondo sistema operativo.

