Zac si fermava

DSC_2499-Consonno-180814-171 Esattamente alle 16:30 Zac si fermava. Lasciava il mouse e spostava la tastiera per far spazio. Metteva sulla scrivania la borsa termica gialla. Ne estraeva il bicchierone di plastica, il coperchio a vite, la busta d’alluminio con l’etichetta marrone e una bottiglia d’acqua.
Versava dalla busta una polvere grigio chiaro nel bicchiere. Aggiungeva un po’ d’acqua. Agitava per venti secondi. Diceva “adesso con la sinistra, sennò mi viene il muscolo solo a destra”. Rideva della sua battuta. Da solo. Poi agitava per venti secondi con l’altra mano.

Zac diceva che doveva prendere le proteine. Beveva un sorso. Perché così crescevano i muscoli. Un altro sorso. Queste hanno un buon sapore di cacao. Sorso più lungo, a sottolineare la frase. Quelle del mese scorso avevano un brutto sapore. Giù tutto il resto. Ma erano più potenti.

Zac prendeva ogni mattina gli integratori di vitamine e minerali. Perché ti fanno molto bene al metabolismo. Zac non sapeva dire se il metabolismo fosse a destra o a sinistra, ma era certo che, con un nome così, non dovesse essere troppo lontano dal fegato.

Prima di sera, Zac prendeva una pillola di carnitina. Pronunciare la parola lo faceva sentire intelligente. Perché fa scendere la panza, diceva. Lo diceva esattamente in questo modo, perché era così che gli avevano detto.

Zac voleva diventare molto muscoloso. E, dopo aver studiato su internet per un mese intero, adesso sapeva come fare, senza alcuna fatica. Certo, doveva spendere un quarto del suo stipendio per comprare tutte quelle pillole e quei beveroni dal sapore orrendo. Ma vuoi mettere? Zac si sentiva molto più furbo e istruito di quei poveracci che faticano in palestra.

Come ho saputo tutte queste cose? Me le ha dette proprio Zac, ieri sera al pub. Dopo la terza pinta di lager, ogni sera racconta le sue prodezze alimentari. Tutti lo ascoltano come si ascolta un pagliaccio e certe volte gli offrono anche da bere. Lui però continua a vantarsi, conversando con la sua porzione di patatine. A me piace la patatina, dice. E ride della sua battuta. Da solo.

Lascia un commento

Torna in alto