Il 26 maggio scorso è stato lanciato da questo blog un appello contro lo sgombero forzato dei campi nomadi.
L’iniziativa si riferisce ai recenti simili avvenimenti di Roma, che hanno avuto come unico risultato quello di gettare per strada intere famiglie e togliere un tetto a moltissimi bambini.
Il 28 maggio ne ha parlato il Corriere della Sera, edizione di Roma, in un articolo firmato da Paolo Brogi:
“Appello sul web contro gli sgomberi violenti. In poche ore centinaia di adesioni
«Questi bimbi rom senza diritti»
«Sembra che i bimbi rom non abbiano più diritti…». Un blog sulla rete chiede di fermare gli interventi violenti contro i rom. Ad accompagnare l’ appello, la foto di Simona Caleo pubblicata da «E-polis» con una bimba durante l’ ultimo sgombero a Tor Cervara. «Da mesi tutti i bambini Rom e Sinti che vengono forzatamente e “legalmente” allontanati dopo l’ abbattimento delle loro povere baracche dalle ruspe vagano per la Capitale in cerca di un posto dove dormire – si legge nella denuncia uscita sul web in coopofficina.blog.tiscali.it -. Vista l’ insensibilità e l’ ipocrisia dei nostri politici, sul concetto di solidarietà e legalità, come mamma e insegnante, mi rivolgo a tutte le persone che hanno a cuore i bambini e chiedo loro di sottoscrivere e diffondere questa foto con uno degli articoli della Convenzione Internazionale sui diritti dell’ infanzia, approvata dall’ Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989 e ratificata anche dall’ Italia». Segue l’ articolo due della Convenzione: «Gli Stati s’ impegnano a rispettare i diritti enunciati nella Convenzione ed a garantirli ad ogni fanciullo senza distinzione alcuna per ragioni di razza, colore, sesso, lingua, religione…». La mamma e insegnante è Maria Grazia Dicati. Si è mossa dal Veneto, dove è responsabile per la scolarizzazione dei bambini rom. Dice: «Abbiamo qui un terzo mondo di cui nessuno si occupa». Promuove con lei il professor Marco Brazzoduro, del dipartimento di Scienze demografiche della Sapienza: «Si calpestano diritti elementari…». L’ appello è da ieri in rete, ha già ricevuto centinaia di adesioni e commenti.”
Il testo integrale dell’appello (reperibile qui) è il seguente:
Da mesi tutti i bambini Rom e Sinti che vengono forzatamente e “legalmente” allontanati dopo l’abbattimento delle loro povere baracche dalle ruspe, vagano per la Capitale in cerca di un posto dove dormire.
Vista l’insensibilità e l’ipocrisia dei nostri politici, sul concetto di solidarietà e legalità, come mamma e insegnante, mi rivolgo a tutte le persone che hanno a cuore i bambini e chiedo loro di sottoscrivere e diffondere questa foto con uno degli articoli della Convenzione Internazionale sui diritti dell’infanzia, approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989 e ratificata anche dall’Italia
Articolo 2 della Convenzione
1.Gli Stati parti s’impegnano a rispettare i diritti che sono enunciati nella presente Convenzione ed a garantirli ad ogni fanciullo nel proprio ambito giurisdizionale, senza distinzione alcuna per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, del fanciullo o dei suoi genitori o tutori, della loro origine nazionale, etnica o sociale, della loro ricchezza, della loro invalidità, della loro nascita o di qualunque altra condizione.
2.Gli Stati parti devono adottare ogni misura appropriata per assicurare che il fanciullo sia protetto contro ogni forma di discriminazione o di sanzione motivata dallo status, le attività, le opinioni espresse o il credo dei suoi genitori, dei suoi tutori o di membri della sua famiglia.
Quanti volessero sostenere questo appello, sono pregati di:
- inserirlo nei loro blog
- inviarlo ai loro amici e conoscenti pregandoli di fare la stessa operazione
- trasmetterlo ai vari organi di stampa e informazione
- consegnarlo a persone dello spettacolo, della cultura, del cinema, della musica,dello sport….
- coinvolgere le varie organizzazioni sindacali
- esporre il volantino nei luoghi di lavoro, di culto, presso le università…..
- farlo pervenire all’Unicef e a tutte le associazioni che si occupano di minori
- ………
Maria Grazia Dicati
“La tua casa non c’è più e dovunque andrete vi manderemo via”
(Foto di Simona Caleo)