Sabato 19 febbraio ho pubblicato su FB il post che riporto in fondo.
pochi giorni dopo, Putin ha scatenato la guerra aggredendo l’Ucraina e ordinando massacri e stupri di massa.
Ora, tre mesi dopo, qualcuno ha deciso che costituirebbe una violazione delle regole e il post è stato rimosso.
Alla luce degli eventi trascorsi in questi tre mesi, quello che ho scritto allora si è rivelato fino ad ora corretto e continua a esserlo.
Quindi l’ho ripubblicato.
Poco dopo la ripubblicazione, è stato nuovamente rimosso. Io l’ho pubblicato ancora, perché Putin deve morire: è una condizione necessaria per la fine della guerra e nessuno è in grado di sostenere il contrario.
Post cinico realista
Considerando il misto di fanatismo, machismo e incapacità di comportarsi in modo onorevole che è Vladimir Putin, la sola soluzione alla guerra e alle sofferenze che tutta l’Ucraina deve sopportare da quasi otto anni, è la morte del dittatore post-sovietico.
Se venisse assassinato entro lunedì, c’è persino l’eventualità che la guerra si possa ancora evitare.
Ma non c’è dubbio che finché resterà in vita, sarà un problema per gli esseri umani.
(fonte immagine: CivicoLab)
